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Non è per niente facile scegliere l’asilo per il proprio figlio, che abbia tutte le caratteristiche cercate, che rispetti il tipo di educazione che si voglia insegnare ma soprattutto il doverlo affidare a qualcun altro.

Per prima cosa si valutano i pro e contro di ogni asilo per poi decidere la struttura più congeniale alle proprie necessità.
Per questo motivo vorrei spiegarvi chi sia HAPPY CHILD e che tipo di metodo educativo utilizza:
Happy Child è dal 2002 un network di asili nidi familiari, tradizionali e aziendali. Oggi conta 30 strutture per la prima infanzia su tutto il territorio nazionale, metà delle quali gestite direttamente da Happy Child e metà in franchising.
Si caratterizza per la forte impronta sociale, per un innovativo metodo pedagogico, ma anche per il valido sistema di impresa.
In Happy Child viene adottato un metodo altamente innovativo: l‘educazione tempestiva®. Sono caratterizzanti del metodo anche la pedagogia positiva e il bilinguismo.
Punto di forza del progetto pedagogico è l’educazione personalizzata: le equipe educative di Happy Child impostano piani educativi basati su un’attenta osservazione del bambino nelle sue relazioni con adulti e coetanei e col contesto.
Per dare il massimo nella cura del bambino, Happy Child è molto attenta alla sinergia tra scuola e famiglia attraverso i colloqui di tutoria in cui si esamina il percorso evolutivo di ogni bambino e si delineano piani di azione mirati.
Gli asili Happy Child sono in possesso di certificazione di qualità Iso 9001:2008.

L’EDUCAZIONE AL MOMENTO GIUSTO, “TEMPESTIVA®”
Scegliere come educare il proprio figlio è certamente complesso e richiede tempo, attenzione e confronto nella coppia genitoriale ed è indispensabile non perdere tempo dalla nascita in poi. Numerosi e davvero variegati sono i metodi, ma uno in particolare può rispondere in modo adeguato alle esigenze e opportunità di ogni bambino: l’educazione tempestiva.
Il metodo dell’Educazione tempestiva®, come dice la parola stessa, mira a stimolare i bambini nei primi anni di vita tempestivamente, al momento giusto, aiuta a crescere, non prima del tempo, ma per tempo, aiuta a facilitare la strada dei bambini lungo il cammino della scoperta del mondo e dello sviluppo delle loro abilità rispondendo alle loro naturali esigenze in termini di conoscenza, motricità, neuro psicomotricità, relazione e affettività. Soddisfa il suo naturale desiderio di mettersi in relazione costruttiva e positiva con l’adulto nel suo processo di crescita e conoscenza. Appagando, divertendosi, la sua innata curiosità nella scoperta del mondo che lo circonda, esplorando, osservando e muovendosi con creatività in spazi e con materiali opportunamente pensati per i più piccoli.
Il bambino possiede dalla nascita un potenziale intellettivo e umano che tende a diminuire con l’età: è dagli 0 agli 8 anni che il bambino sviluppa gran parte delle capacità che avrà a disposizione per il resto della vita, perché è proprio in questo periodo che il cervello ha le maggiori doti di plasticità: può cioè imparare moltissimo senza blocchi o pregiudizi, adattandosi alle situazioni.
Durante le fasi dello sviluppo cerebrale ogni bambino attraversa i cosiddetti periodi sensitivi, in cui è particolarmente ricettivo e sensibile a determinati stimoli ed è per questo portato ad apprendere in modo naturale e senza sforzo. L’Educazione tempestiva fa leva su tali periodi, mirando ad attivare in ogni bambino il potenziale intellettivo ed umano che possiede fin dalla nascita. Questo non avviene in modo forzato o precoce, ma con tecniche adeguate che stimolino la curiosità del bambino e ne attivino lo sviluppo delle capacità attraverso diverse metodologie di apprendimento e attività che mirino a sviluppare armonicamente ogni ambito, senza privilegiarne o tralasciane nessuno.
Camminare, giocare, lavarsi, contare, parlare una lingua straniera sono attività che il bambino apprende facilmente già dagli otto mesi di vita.

L’EDUCAZIONE POSITIVA
La pedagogia positiva è un altro elemento su cui riflettere pensando all’educazione dei propri figli e utile anche nella relazione di coppia.
Si basa sulla lode al comportamento positivo del bambino, incoraggiando i suoi tentativi in ogni ambito di crescita, così da mettere in rilievo le sue capacità e i suoi talenti soprattutto in caso di “insuccesso”, gratificandolo per i suoi progressi quotidiani e incitandolo con fiducia a ritentare.
Si tratta di tramutare il rimprovero e quindi il linguaggio negativo, in lode e quindi in linguaggio positivo. Puntare sui lati di forza, piuttosto che su quelli di debolezza, incrementa nei bambini la fiducia e dà loro gli strumenti per migliorarsi; il bambino viene sollecitato a utilizzare gli ambiti nei quali riesce meglio per potenziare quelli nei quali fa più fatica.
Grazie all’impostazione “positiva”, il bambino potenzia la propria autostima, sicurezza, inventiva e altruismo ed è in grado di imparare anche dai momenti di fallimento, poiché è capace di rielaborare, senza lasciarsi coinvolgere emotivamente dall’insuccesso.
Il clima che si viene a creare è di fiducia: la serenità e l’ottimismo prendono il sopravvento anche in situazioni “problematiche” per il bambino.
Ne risulta che un bambino sicuro di sé e dell’ambiente che lo circonda è certamente più motivato ad imparare dalla realtà e a relazionarsi con gli altri. I risultati sono sorprendenti!
Un consiglio che diamo ai genitori quando si rivolgo al proprio figlio è quello di essere più propositivi. Per esempio, invece di dire: “Sei un disordinato” si può dire “Forza, so che sei capace di mettere in ordine”, frase che richiama nel bambino il fatto di essere capace, di essere in grado, in modo da stimolarlo piuttosto che avvilirlo.

IMPARARE UNA LINGUA …. ANZI DUE
Il bilinguismo si inserisce perfettamente come scelta coerente all’interno del progetto pedagogico di Educazione tempestiva® di cui abbiamo parlato prima.
Esso infatti si basa sul fatto che dalla nascita agli otto anni la capacità di imparare una seconda lingua è pari all’apprendimento della prima, mentre poi declina inesorabilmente.
A partire, per esempio, dalla fonetica: l’approccio alla seconda lingua sensibilizza i bambini al suono. Infatti, anche se non sanno ancora parlare, sono molto attenti a come vengono pronunciate le parole. Tendono infatti ad imitare tutto quello che l’adulto fa. L’apprendimento della seconda lingua avviene soprattutto attraverso la condivisione di momenti della quotidianità, come i saluti, il pranzo, la merenda, il cambio, l’igiene e la nanna, associando la parola all’azione.
La seconda lingua è inoltre molto utile per lo sviluppo cerebrale, perché va ad agire su un’area del cervello diversa da quella della lingua madre: ogni linguaggio è una forma di pensiero e insegnare un’altra lingua significa perciò dotare il bambino di un’intelligenza più forte.
L’aspetto principale è che si tratti di comprensione della seconda lingua e non esclusivamente o necessariamente di produzione.
La lingua straniera rappresenta uno strumento di comunicazione, come avviene per l’italiano: dischiude la mente del bambino a una realtà nuova e stimolante e ne favorisce l’enorme desiderio di conoscenza tipico dei suoi primi anni di vita.
Impararla è per il bambino piacevole e facile, perché non fa alcuno sforzo di apprendimento, ma tutto diventa un gioco!
Nei nidi Happy Child l’apprendimento della lingua inglese è stato oggi arricchito attraverso il Format Narrativo chiamato Hocus e Lotus elaborato dalla Prof.ssa Traute Taeschner*. Vengono proposti ogni giorno una serie di piccoli episodi del mondo fantastico di Hocus e Lotus.
I due piccoli dinocroc, con la coda da dinosauro e il dente da coccodrillo, vivono insieme ai bambini fantastiche ed emozionanti avventure coinvolgendoli in prima persona attraverso la drammatizzazione dell’educatrice, il canto, la visione di un DVD, il disegno e viene quindi creato un contesto in cui si parla, si vive e si agisce solamente in inglese.
Ogni episodio fa conoscere circa 40 parole e molte formule grammaticali senza che il bimbo se ne renda conto. La presenza durante il giorno di una educatrice di lingua inglese consente di armonizzare perfettamente il Format Narrativo con l’uso della lingua inglese durante le routine.
Una nuova e importante metodologia che ha ottenuto dalla CEE il riconoscimento per la sua efficacia per l’apprendimento della seconda lingua da parte dei bambini.

* Professore Ordinario di Psicologia del Linguaggio e della Comunicazione presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università di Roma “Sapienza”. 

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Nei nidi Happy Child i genitori sono costantemente invitati a partecipare a momenti puntuali della vita dei loro bambini nella scuola (per esempio alla lettura di un racconto, alla condivisione di una visita presso un’oasi ambientale, ecc) perché questi momenti, benchè brevi, contribuiscono a consolidare il legame fra quello che si vive al nido e quello che si vive a casa.
I momenti di colloquio individuale, chiamati di tutoria e che hanno luogo generalmente tre volte all’anno, sono per educatrici e genitori un momento in cui esaminare insieme il percorso evolutivo di ogni bambino, scambiarsi idee, condividere gli obiettivi di crescita – educativi e didattici – da promuovere attraverso piani di azione personalizzati.
Nei nidi Happy Child i papà sono protagonisti desiderati e irrinunciabili, insieme alle mamme, di questi momenti privilegiati di relazione con le educatrici tutor.

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